progetto

L’edificio è situato nel cuore del quartiere Bicocca, un’ ex area industriale che si era rapidamente sviluppata nei primi del Novecento e che per molti decenni ha rappresentato il simbolo dell’industrializzazione lombarda.
In quest’ottica si colloca l’intervento di strip out, bonifica amianto e riqualificazione totale di un edificio di 3 piani fuori terra e uno interrato per un totale di 6500 mq che ospiteranno gli uffici di diverse società.
L’architetto Corradino ha svolto il ruolo di Project Manager, Responsabile dei Lavori e Coordinatore per la Sicurezza.
Progettisti, strutturisti, impiantisti e imprese sono stati coordinati per rivedere completamente la distribuzione interna, rimuovere tutte le facciate e sostituirle col tipo a curtain wall e ottenere un nuovo palazzo con destinazione dirigenziale caratterizzato da soluzioni innovative in campo energetico e architettonico che assicuri il massimo confort ai suoi utenti.

AFC e il comune di Torino hanno deciso di realizzare all’interno del Cimitero Monumentale un luogo di ricordo per le famiglie colpite direttamente dalla tragedia del 2007 dello stabilimento Thyssenkruup che potesse diventare anche un monumento per la collettività per mantenere viva la memoria e l’attenzione sull’importanza della sicurezza sul lavoro.
Nell’opera in cemento armato, si contrappongono la solidità del nucleo centrale del monumento con una serie di monoliti esterni aventi diverse inclinazioni, apparentemente instabili, come se allontanati dal loro asse centrale dalla tragedia che irrompe improvvisa con forza distruttiva rompendo ogni equilibrio.

Per approfondire:
Via libera al memoriale ThyssenKrupp
A dieci anni dalla tragedia thyssen ricordate le vittime al monumentale con il memoriale

Il progetto ha interessato un edificio simbolo dello storico quartiere Borgo Dora; situato in posizione strategica e centrale per la vita del quartiere stesso, il corpo principale del complesso si snoda seguendo l’andamento dell’ex Canale dei Molassi, da sempre cuore pulsante della zona.
Fulcro del progetto è il “Ballatoio tecnologico” verso il cortile: ispirato dai prospetti delle case di ringhiera, è costituito da una struttura metallica che consente il collegamento, orizzontale e verticale, fra le varie unità immobiliari. La sua copertura è realizzata in pannelli per la produzione di energia elettrica.